Il documento della Direzione Nazionale del Pri
Le reali cause strutturali della crisi che investe il Paese

Sostegno al lavoro di Monti

La Direzione nazionale del Pri riunita a Roma il giorno 11 maggio 2012, ascoltata la relazione e la replica del segretario nazionale, on. Nucara, le approva.
La Direzione ha proceduto all'analisi del voto elettorale amministrativo del 6-7 maggio il cui risultato ha rappresentato un evidente segnale di preoccupante disgregazione del sistema dei partiti oggi presenti nel paese. Infatti da tale esito si evince che, allo sfaldamento politico dei due poli di centrodestra e di centrosinistra, peraltro già evidente ed accentuato in quest'ultimo semestre, oggi si aggiunge, senza ombra di dubbio, la crisi politica ed elettorale dei due più grossi partiti nazionali.
Né va sottaciuto il mancato risultato elettorale del cosiddetto Terzo Polo.
Sulla base dei risultati definitivi delle liste ufficiali del PD e del PDL, nei 24 capoluoghi di provincia in cui si votava questi partiti perdono, nel raffronto con il 2010, rispettivamente il 29,0% ed il 54,4% del proprio elettorato.
La Direzione repubblicana osserva con preoccupazione i tentativi in atto, forse ispirati da obiettivi opposti e contrapposti, dei due principali partiti della coalizione governativa di scaricare sull'operato dell'esecutivo responsabilità non sue circa la crisi che li sta coinvolgendo. Questi tentativi maldestri hanno come obiettivo la fine anticipata dell'attuale esperienza di governo, la sola in grado, pur con le sue comprensibili attuali difficoltà, di perseguire l'obiettivo del risanamento economico e del rinnovamento politico e sociale dell'Italia.
La Direzione ritrova nel pensiero del presidente Monti i chiari ed efficaci riferimenti di un idoneo progetto politico, in perfetta sintonia, programmatica e di strategie di obiettivi con le proposte del Pri; la Direzione, conseguentemente, esprime piena fiducia e solidarietà alla persona ed all'operato del Presidente del Consiglio.
La Direzione repubblicana esprime forte apprensione per la crescente disaffezione nei confronti dell'euro che si sta manifestando in alcuni segmenti della società civile, e persino in settori dei partiti dell'attuale maggioranza governativa, e sottolinea i gravi danni che si produrrebbero sul sistema paese in caso di uscita dell'Italia dalla moneta unica. E ciò sia con riferimento al debito pubblico, che esploderebbe in modo abnorme per effetto della svalutazione della eventuale nuova lira, sia per gli effetti perversi dell'inflazione che si produrrebbero a seguito dell'abbandono dell’Euro. Non bisogna infatti ignorare le reali cause strutturali della crisi che sta investendo il paese, che discendono da oltre 20 anni di non-governo, e quindi di mancate risposte ai problemi dello sviluppo, della competitività e della disoccupazione; e non certo dall'adesione all'Euro, che ha garantito, tra l'altro, stabilità dei cambi, bassi tassi di interesse sul debito e contenuti livelli di inflazione.
La Direzione invita il governo ad intraprendere tutte le iniziative necessarie per l’inizio di quella crescita che ad oggi non si riesce ad intravedere.
La Direzione, infine, pur valutando negativamente il consistente risultato elettorale conseguito dal Movimento 5 Stelle, portatore di opzioni emotive, astratte ed inadeguate, non può ignorare che tale consenso è espressione della volontà di cittadini che chiedono in modo perentorio, soprattutto, una politica trasparente ed efficace per il bene ed il futuro del Paese, iniziando dalla regolamentazione e dalla riduzione del finanziamento pubblico ai partiti e dalla revisione della legge elettorale per ridare ai cittadini la possibilità di scelta degli eletti.
Agli elettori, il Pri intende offrire l'opzione del suo progetto, convalidato dalla sua storia politica, dalle sue idealità, dalla concretezza, dall'attualità e dall’efficacia dei suoi contenuti programmatici.

Roma, 11 maggio 2012